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mercoledì 7 aprile 2010

Google vs Facebook



Oggi vi propongo un interessante articolo del giornalista Davide Di Santo pubblicato su "il Tempo" il 2 febbraio del 2010. L'articolo narra come la guerra tra Facebook e Google stia diventando sempre più accanita. 

Google contro tutti

Il motore di ricerca più popolare di internet si sta espandendo a macchia d'olio in tutti i settori del web e va alla conquista dei mercati più appetibili della comunicazione digitale. Incontrando competitor sempre più forti e agguerriti. Dopo il guanto di sfida lanciato dal tycoon dell'informazione globale Rupert Murdoch, che accusa la company di Mountain View di "rubare" le notizie di News Corp. attraverso il motore Google News, e l'assalto all'iPhone con il lancio dello smartphone multitouch Nexus One, il motore di ricerca si misura con i più  celebri social network: Facebook e Twitter.


La "posta" è alta - La sfida però non avverrà con il lancio di una nuova community, ma con l'uso coordinato di applicazioni già disponibili. Google, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, si appresta infatti a implementare il servizio di posta elettronica Gmail con alcune funzioni tipiche di un sito di social networking. Gli utenti, dunque, potranno aggiornare il proprio status e condividere informazioni come fotografie, video e notizie. Pan per focaccia, visto che Facebook ha da poco rinnovato la casella per l'invio di messaggi rendendola simile a quella della grande G. Parlando di numeri, sul piatto ci sono quasi 600 milioni di utenti complessivi. È certo che la posta "socialmente modificata" di Mountain view punterà a integrare i circa 176 milioni di utenti con una una fetta dei 400 milioni di utilizzatori di Facebook, anche alla luce dell'esperienza di Orkut, uno dei social network più popolari del Brasile e ideato dalla company di Brin e Page.

Contraffazione sul web - Ma nelle tante partite dell'informazione globale Brin e Page non vanno solo all'attacco. Anche a loro capita di giocare in difesa. I loro legali hanno infatti chiesto la chiusura di un motore di ricerca cinese che opera con il logo della compagnia americana. Lo riporta il quotidiano Shenzen Economic Daily. Goojje, così si chiama il sito, è stato realizzato poco più di un mese fa da un gruppo di studenti universitari dopo l'annuncio che Google potrebbe lasciare la Cina perchè non vuole più sottomettersi alla censura del governo di Pechino. Il portale era nato con l'intento di convincere il sito Usa a rimanere e si presenta come una "piattaforma di libertà", come è scritto nella presentazione del portale.


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